grösster hassfussballer aller zeiten!
- Neil Lennon
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naja ich ich habe einfach mal ein paar spieler aufgezählt welche ich überhaupt nicht mag. ist natürlich aber reiner zufall, dass die meisten deutsche sind.Supersonic hat geschrieben:Um gleich mal Loui Fires Antwort vorwegzunehmen: Du hast einen Deutschlandkomplex.![]()
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- Hugo Viana
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Poulsen von Schalke!!
Riecco Poulsen, l'anticalcio
Il danese impunito dello Schalke è stato definito da Carlo Ancelotti un "codardo" per la sua provocatoria marcatura su Kakà. A Euro 2004 subì il famoso sputo di Totti
Kakà francobollato dal danese Poulsen. Afp
MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
Ieri sera Christian Poulsen è tornato alla ribalta. Marcava Kakà. Un gentiluomo oltre che un fenomeno. Lo ha martellato dal primo minuto. Non con entrate eleganti, anticipi da applausi, bensì con gomitate, piccole entrate da tergo. Sempre quando l'arbitro, ma guarda un po', danese, Bo Larsen, era girato di spalle. Quando non poteva vedere o faceva finta di non vedere. I primi piani erano eloquenti. Poulsen, antipatico e rognoso, pareva la vittima da sacrificare; il poveretto preso di mira dal Totti di turno. Kakà ha retto con classe fino a un certo punto, costringendo Costacurta, nell'intervallo, a redarguirlo, invitandolo a non accettare la provocazione. L'educato brasiliano ha resistito fino al 28' della ripresa, allorché Bo Larsen, beffa, lo ha ammonito. Per la cronaca, il fatidico giallo per il danesone è arrivato al 36'. E con sua enorme sorpresa, "Ma come, io? Che ho fatto?". Dolce.
Carlo Ancelotti lo ha definito un "codardo", esagerando quando ha affermato: "Questo riabilita quanto fatto da Totti all'Europeo". Inusuale per il tecnico milanista. Una cosa è certa: Poulsen ha fatto perdere la pazienza anche a lui. Il mastino Christian Poulsen, a conti fatti, è soprattutto un provocatore. Uomo che spegne il talento altrui perché il talento non sa cosa sia. Gli è sconosciuto. Sarebbe il caso che finalmente qualcuno utilizzasse una prova tv contro di lui. Un po' se lo merita; riesce sempre a farla franca. Gli farebbe solo bene.
diesmal gebe ich der Gazzetta recht!!
solche spieler sollten aus dem Verkehr gezogen werden!!!
Riecco Poulsen, l'anticalcio
Il danese impunito dello Schalke è stato definito da Carlo Ancelotti un "codardo" per la sua provocatoria marcatura su Kakà. A Euro 2004 subì il famoso sputo di Totti
Kakà francobollato dal danese Poulsen. Afp
MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
Ieri sera Christian Poulsen è tornato alla ribalta. Marcava Kakà. Un gentiluomo oltre che un fenomeno. Lo ha martellato dal primo minuto. Non con entrate eleganti, anticipi da applausi, bensì con gomitate, piccole entrate da tergo. Sempre quando l'arbitro, ma guarda un po', danese, Bo Larsen, era girato di spalle. Quando non poteva vedere o faceva finta di non vedere. I primi piani erano eloquenti. Poulsen, antipatico e rognoso, pareva la vittima da sacrificare; il poveretto preso di mira dal Totti di turno. Kakà ha retto con classe fino a un certo punto, costringendo Costacurta, nell'intervallo, a redarguirlo, invitandolo a non accettare la provocazione. L'educato brasiliano ha resistito fino al 28' della ripresa, allorché Bo Larsen, beffa, lo ha ammonito. Per la cronaca, il fatidico giallo per il danesone è arrivato al 36'. E con sua enorme sorpresa, "Ma come, io? Che ho fatto?". Dolce.
Carlo Ancelotti lo ha definito un "codardo", esagerando quando ha affermato: "Questo riabilita quanto fatto da Totti all'Europeo". Inusuale per il tecnico milanista. Una cosa è certa: Poulsen ha fatto perdere la pazienza anche a lui. Il mastino Christian Poulsen, a conti fatti, è soprattutto un provocatore. Uomo che spegne il talento altrui perché il talento non sa cosa sia. Gli è sconosciuto. Sarebbe il caso che finalmente qualcuno utilizzasse una prova tv contro di lui. Un po' se lo merita; riesce sempre a farla franca. Gli farebbe solo bene.
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gobbo
meine beiträge können ruhig gelöscht werden, falls sie dem generellen Niveau hierdrin nicht genügen und wenn sie unnötig Speicherplatz beanspruchen
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- BadBlueBoy
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[quote="l'antimilan"]Poulsen von Schalke!!
Riecco Poulsen, l'anticalcio
Il danese impunito dello Schalke è stato definito da Carlo Ancelotti un "codardo" per la sua provocatoria marcatura su Kakà. A Euro 2004 subì il famoso sputo di Totti
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MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
Ieri sera Christian Poulsen è tornato alla ribalta. Marcava Kakà. Un gentiluomo oltre che un fenomeno. Lo ha martellato dal primo minuto. Non con entrate eleganti, anticipi da applausi, bensì con gomitate, piccole entrate da tergo. Sempre quando l'arbitro, ma guarda un po', danese, Bo Larsen, era girato di spalle. Quando non poteva vedere o faceva finta di non vedere. I primi piani erano eloquenti. Poulsen, antipatico e rognoso, pareva la vittima da sacrificare]
eh, cazzo. kannst du das toilettenpapier wenigstens zitieren
Riecco Poulsen, l'anticalcio
Il danese impunito dello Schalke è stato definito da Carlo Ancelotti un "codardo" per la sua provocatoria marcatura su Kakà. A Euro 2004 subì il famoso sputo di Totti
Kakà francobollato dal danese Poulsen. Afp
MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
Ieri sera Christian Poulsen è tornato alla ribalta. Marcava Kakà. Un gentiluomo oltre che un fenomeno. Lo ha martellato dal primo minuto. Non con entrate eleganti, anticipi da applausi, bensì con gomitate, piccole entrate da tergo. Sempre quando l'arbitro, ma guarda un po', danese, Bo Larsen, era girato di spalle. Quando non poteva vedere o faceva finta di non vedere. I primi piani erano eloquenti. Poulsen, antipatico e rognoso, pareva la vittima da sacrificare]
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In Principio erat Verbum et Verbum erat apud Deum et Deus erat Verbum.
- Diggi_Eier
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[quote="l'antimilan"]Poulsen von Schalke!!
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MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
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Habs mit Google-Sprachtool versucht, doch vergeblich
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MILANO, 29 settembre 2005 - Christian Poulsen è un ragazzo danese dalla faccia immacolata. Biondo come il sole. Viso d'angelo. Dalla faccia sporca. Con la differenza però che simili appellativi venivano cuciti addosso a miti sudamericani come Sivori, Maschio e Angelillo. Per sottolineare il loro miracoloso giocare, intervallato da piccoli eccessi, frutto di un carattere ribelle.
Christian Poulsen gioca nello Schalke 04 ed è un titolare della Danimarca. Nell'estate del 2004 la sua faccia fece il giro del mondo. Non segnò gol mirabolanti, non si segnalò per imprese leggendarie. Dopo una marcatura stretta, asfissiante, spigolosa e ai limiti del regolamento, lasciò negli archivi del calcio lo sputo subito da Francesco Totti. Che costò al romanista in azzurro una squalifica di tre giornate e la fine del suo Europeo.
"Una cosa del genere non mi era mai capitata", disse il tenero danese, "sono rimasto paralizzato dalla sorpresa", aggiunse con occhi da cocker. Totti fu massacrato per il gesto. Inqualificabile, ovviamente. Da punire come accadde. Ma il tenero Poulsen quanto ci mise di suo? Oriana Fallaci in un breve corsivetto apparso sulla prima della Gazzetta esagerò ringraziando il fuoriclasse della Roma, giustificandolo.
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Habs mit Google-Sprachtool versucht, doch vergeblich
A*schelo hat geschrieben:Ha ha, da beklagt sich jemand der mehrere Pseudos hat. Armselig.
Wem's nicht passt, kann gehen....
Antwort Eierli, wenn der Thread nicht gerade gesperrt worden wäre hat geschrieben:Armselig ist, wer nicht mit gleichen Ellen messen kann. Machs gut, Spaghetti.
- the kaiser.
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Cabanarsch
Kahn
Tararachchchchchhchäääää
die Föhnwellentranse
achja, borer, den *******kerl auch noch
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60 Joor ARI-vederci 
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BYE BYE ZUBI
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Dr Mladen
Jo, ich weiss...er isch jo eigentlich ganz e liebe und härzig und modisch isch er au no. Aber das isch mir glich.
Jo, ich weiss...er isch jo eigentlich ganz e liebe und härzig und modisch isch er au no. Aber das isch mir glich.

20min 25.5.2007:
"Inler gab den Pokal für einen kurzen Moment in jene Hände, die nicht unwesentlichen Anteil am Titelgewinn hatten. «Er ist unser Anwalt; er hat uns die Muntwiler- Punkte geholt», erklärte er die kurzfristige Herausgabe der Trophäe."
"Inler gab den Pokal für einen kurzen Moment in jene Hände, die nicht unwesentlichen Anteil am Titelgewinn hatten. «Er ist unser Anwalt; er hat uns die Muntwiler- Punkte geholt», erklärte er die kurzfristige Herausgabe der Trophäe."
1. Stefan Effenberg
2. Oliver Kahn
3. Jens Jeremies
4. Carsten Ramelow
5. Tim Borowski
6. Del Piero
7. Cabanas ex-aequo mit Bastian Schweinsteiger
8. Smiljanic zu GC-Zeiten
9. Lothar Matthäus
10. David Beckham
11. Recber Rüstü
12. Sinisa Mihajlovic
13. Jörg Stiel
14. Rene Zellweger: "Wenn Ich nicht Fussballer geworden wäre, dann Hanfbauer"
15. Christian Gimenez
16. Hakan Yakin
17. Michael Ballack ex-aequo mit Carsten Jancker
18. Erich Hänzi
19. Urs Fischer
20. Lichtsteiner
21. Gygax
22. Luis Garcia
23. Ciriaco Sforza
24. Ivan Klasnic
25. Kevin Kuranyi
26. Jens Lehmann
27. Hakan Sükür
28. Zahovic
29. Wörns
30. Babbel
es gibt noch viele mehr...
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-Gesammte deutsche und bayrische Mannschaft
-Cabanas (jedoch nur, wenn er für die zürcher spielt)
-Barjiho (kennt ihr den noch???
)
-Lichtsteiner
-Ronaldo
-Henry
-Degen (und den gleich doppelt)
-Schweinsteiger
-Chapi
-Borer (obwohl... dank ihm musste GCZ immer in der Unterzahl spielen
)
-Gamboa
-Raul
... sie werden immer mehr
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ach ja....dieser gehört definitiv nicht auf Fussballplätze!!!!
Killerazzi......

ach ja und sein Papa....Trainer von Beruf....sagt...es hätte nie rot geben dürfen, da er ja nicht von hinten kam...sondern von der Seite!!!
unglaubliche aussage.....dem würde ich sofort die Trainerlizenz wegnehmen!!
Arschloch....
Killerazzi......


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- DangerMouse
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wägsperre! (alli beidi!)l'antimilan hat geschrieben:ach ja....dieser gehört definitiv nicht auf Fussballplätze!!!!
Killerazzi......![]()
ach ja und sein Papa....Trainer von Beruf....sagt...es hätte nie rot geben dürfen, da er ja nicht von hinten kam...sondern von der Seite!!!
unglaubliche aussage.....dem würde ich sofort die Trainerlizenz wegnehmen!!
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(und de grad no ufe god of sverige los

Schwede -> Wältmeister 2006 ... Zlatan Ibrahimovic!!!
-> Vive Hervé Tum <-
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- Europäer
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- Wohnort: Astrid Park Anderlecht, Muttenz BL
CH: Roberto Böckli, Ex Aarau. Wer mag sich noch an seine Stinkefinger Aktion gegen uns erinnern??
Intern: Lothar M.
Intern: Lothar M.
Ja, ich bin ein Europäer!
Ja, ich bin RSCA Supporter!
Fragen? Block D4, Reihe 1, Platz 328
http://www.mechelen.be
http://www.brugge.be
http://www.rsca.be
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- alter sack
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Diego Armando "Die-Hand-Gottes-Krätze-soll-er-dafür-kriegen" Maradona
aber Adsge hat mit Karl Grob einen weiteren interessanten namen genannt, in die gleiche kategorie fällt für mich auch
Der schwule Ruedi Elsener!
der alte sack
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Der schwule Ruedi Elsener!
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Das größte Problem beim Fussball sind die Spieler.
Wenn wir die abschaffen könnten, wäre alles gut. (Helmut Schulte)
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